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Crescita aziendale: la giusta mentalità per raggiungere il successo

Avere una mentalità orientata all’espansione, l’importanza di assumersi le proprie responsabilità, saper riconoscere e allontanare le persone tossiche, sbloccare il proprio potenziale e trovare un equilibrio per vivere il presente serenamente, senza trascurare il passato e abbandonare le speranza per il futuro: sono state queste le grandi tematiche affrontate in Business School Italia il 20 e 21 settembre.

Espansione aziendale

Senza dubbio, l’espansione aziendale è un aspetto fondamentale per ogni imprenditore. 

Quel che, però, cambia da imprenditore a imprenditore sono l’atteggiamento e la mentalità: c’è chi è orientato all’espansione e chi, al contrario, al mantenimento. 

Questi aspetti sono diventati molto concreti con il Covid-19: quelle aziende che hanno affrontato quel periodo con una mentalità orientata al mantenimento del proprio status quo (piuttosto che all’espansione) hanno avuto non pochi problemi. 

Ma come fare a distinguere le due situazioni?

A parlarne in Business School Italia, Mario Benecchi secondo il quale per avere una mentalità orientata all’espansione bisogna: 

  1. “Iniziare pensando dalla fine” (come scriveva Covey): può sembrare contro-intuitivo, ma per espandere un sistema è importante aver chiaro quello che sarà il domani e sapere cosa va fatto;
  2. Essere entusiasti perchè è con l’entusiasmo che si riescono a trasformare i problemi in opportunità; 
  3. Soddisfare le aspettative del proprio target e risolverne i problemi: insomma, avere una strategia alle spalle che permetta all’imprenditore di capire quali sono le aspettative, i problemi e i sogni dei potenziali clienti che con i suoi servizi e prodotti può soddisfare;
  4. Capire quanto si vale, perchè il valore dell’azienda è direttamente proporzionale al valore dell’imprenditore;
  5. Creare opportunità per tutti: la crescita è un lavoro di gruppo, non singolo;
  6. Fare le cose veramente importanti: l’imprenditore non deve e non può svolgere anche il lavoro dei suoi collaboratori e dei suoi dipendenti;
  7. Allontanare le persone tossiche che bloccano l’imprenditore e la sua espansione.

Gianluca Mech: Tisanoreica ospite in Business School Italia

A soffermarsi sull’importanza di riuscire a individuare e ad allontanare le persone tossiche dall’azienda anche Gianluca Mech (Presidente di Gianluca Mech Spa – Tisanoreica), ospite a settembre in Business School Italia. 

Queste persone hanno la capacità di smontare i pilastri fondamentali di un’azienda, minando la fiducia, la coesione e la morale dei dipendenti. 

Allo stesso tempo, riescono ad erodere il valore e l’autostima degli imprenditori stessi, mettendo in discussione le loro stesse decisioni. 

Naturalmente, la gestione delle persone tossiche richiede una leadership forte e una cultura aziendale sana. Allontanare queste influenze negative, però, è un passo necessario per garantire la sopravvivenza e la crescita a lungo termine dell’azienda.

Tra le altre tematiche su cui si è soffermato: 

  • l’importanza di innovare il metodo di vendita
  • assumersi le proprie responsabilità 
  • crederci sempre, mollare mai: Gianluca Mech è cresciuto grazie ai no ricevuti. Ma ciononostante non ha mai mollato: è questo il suo segreto per il successo imprenditoriale. 

Esci dalla matrice

Un altro aspetto da non sottovalutare riguardo all’espansione aziendale è saper riconoscere ciò che blocca il proprio potenziale e quello delle proprie aziende. 

A parlarne Alessandro Vella: per espandere l’impresa e raggiungere il successo bisogna riconoscere “la matrice”. 

Quali sono quelle convinzioni, idee e abitudini che nel quotidiano intrappolano l’imprenditore in una finta realtà?

Nello specifico, sono 3 i punti di questa matrice da annotare: 

  1. la riluttanza al cambiamento, ovvero a mollare le cose del passato; 
  2. l’adattamento: a volte ci si adatta a situazioni con cui si dovrebbe rimanere consapevolmente disadattati;
  3. il rifiuto della realtà: rifiutare le cose che non vanno come si vorrebbe, o rifiutare un confronto con sé stessi davanti allo specchio. 

Tutto questo può bloccare la crescita personale e quella dell’azienda, perché essa altro non è che lo specchio dell’imprenditore. 

Però si può scegliere: 

  1. si può scegliere se scoprire nuove opportunità, sbloccare il potenziale inutilizzato e raggiungere risultati straordinari. Si tratta sicuramente di una scelta rischiosa, piena di sfide ma anche di opportunità, che richiede coraggio e impegno;
  2. oppure, si può scegliere di sentirsi al sicuro, evitare di affrontare cose scomode a livello emotivo: ma questa scelta, alla lunga, potrebbe portare ad una situazione di svantaggio. 

Il tempo dell’imprenditore: presente, passato e futuro

L’azienda è lo specchio dell’imprenditore. Questo significa che se l’imprenditore non è sereno, l’azienda farà fatica a crescere e ad espandersi. 

Per questo motivo diventa fondamentale riflettere sulle proprie emozioni e sulla dimensione temporale in cui ci ritrova a trascorrere la maggior parte del proprio tempo. 

A parlarne Emilia Motta: 

Il presente è il momento in cui tutto accade. È il qui e ora, il luogo in cui si è in grado di agire, pensare e sentire. Tuttavia, non sempre è facile restare ancorati al presente. Spesso, le preoccupazioni per il futuro o il peso del passato possono distogliere ognuno da questa dimensione temporale.

Se, però, si trascorre troppo tempo a rivivere il passato, si potrebbero trascurare le opportunità e le gioie del presente.

Le emozioni, insomma, giocano un ruolo fondamentale nella percezione del tempo. Se si è spesso dominati da emozioni legate al passato, è facile trovarsi intrappolati in una spirale che ostacola la propria felicità attuale. Tuttavia, è possibile imparare a gestire queste emozioni e a vivere più consapevolmente nel presente.

La chiave si trova nell’equilibrio: nel trovare un modo per abbracciare il presente senza trascurare il valore intrinseco del passato e le speranze del futuro. 

Solo così è possibile raggiungere una serenità duratura nel tempo presente.

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