stress da multitasking

Lo stress da multitasking: un nemico invisibile nelle aziende moderne

Nell’epoca dell’iperconnessione, il multitasking è spesso percepito come un requisito indispensabile per essere produttivi. Eppure, la scienza dimostra l’opposto: saltare continuamente da un’attività all’altra aumenta lo stress, riduce la concentrazione e abbassa la qualità del lavoro.

In Italia, i numeri parlano chiaro:

  • il 56% delle persone si sente stressato dalla mancanza di tempo,
  • 1 su 2 dichiara di vivere una vita “troppo affrettata”,
  • il 61% lamenta poco tempo libero,
  • il 46% considera la gestione del proprio tempo un simbolo di successo.

Questo dimostra quanto la cultura della velocità e della continua disponibilità stia pesando sulla salute mentale e sulla produttività dei lavoratori.


Perché il lavoro profondo è la vera chiave della produttività

Il cosiddetto deep work – ovvero il lavoro profondo, concentrato e senza distrazioni – rappresenta una delle competenze più preziose del nostro tempo. Lontano dalle notifiche, dalle riunioni continue e dalle interruzioni costanti, il lavoro profondo permette di:

  • aumentare la qualità delle performance,
  • ridurre lo stress e migliorare il benessere psicologico,
  • sviluppare creatività e pensiero strategico,
  • dare valore reale alle ore dedicate al lavoro.

In un ecosistema frenetico, saper coltivare il lavoro profondo diventa un vantaggio competitivo sia per i singoli professionisti che per le aziende.


Strategie pratiche per contrastare lo stress da multitasking

Per favorire ambienti di lavoro più sani ed efficienti, le aziende possono adottare alcune pratiche mirate:

1. Promuovere la gestione consapevole del tempo

Creare spazi in agenda per attività senza interruzioni e insegnare tecniche di time blocking aiuta i dipendenti a proteggere il proprio tempo di concentrazione.

2. Ridurre le interruzioni digitali

Notifiche, email e messaggistica continua frammentano la concentrazione. Definire orari dedicati per la gestione delle comunicazioni digitali riduce il carico cognitivo.

3. Favorire pause rigenerative

Il benessere passa anche dal recupero. Micro-pause durante la giornata, momenti di mindfulness o semplici camminate aiutano a ricaricare energie mentali e fisiche.

4. Valorizzare la cultura del risultato, non della presenza

Spingere i dipendenti a “fare tanto e in fretta” genera stress e inefficienza. Puntare su obiettivi chiari e sul valore prodotto favorisce invece motivazione e senso di realizzazione.

5. Formare i manager sul tema del benessere organizzativo

La leadership gioca un ruolo cruciale: manager consapevoli che promuovono equilibrio tra produttività e qualità della vita creano ambienti di lavoro più sostenibili.


Conclusione: la produttività passa dal benessere

Contrastare lo stress da multitasking non significa rallentare, ma lavorare meglio. Un’azienda che favorisce il lavoro profondo e promuove il benessere dei propri collaboratori non solo migliora la salute delle persone, ma ottiene anche performance più elevate e durature.

Il tempo è la risorsa più preziosa che abbiamo: imparare a proteggerlo e valorizzarlo è la vera forma di successo.

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redazione

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