Leadership aziendale: l’atteggiamento dell’imprenditore
Mantenere il giusto atteggiamento in azienda è per l’imprenditore il primo passo per una corretta gestione di sé stessi, del proprio tempo, dei collaboratori e dell’azienda.
Assumere il giusto atteggiamento significa dare il buon esempio ai propri collaboratori.
Significa dar loro tutta l’attenzione che meritano, significa ascoltarli per davvero.
Ma significa anche mettersi in discussione nei momenti di difficoltà, essendo consapevole del proprio potenziale, oltre che della propria unicità.
A febbraio, è stato proprio l’atteggiamento dell’imprenditore il focus principale in Business School Italia, su cui, in un modo o nell’altro, si sono concentrati Mario Benecchi, Emilia Motta, Alessandro Vella e, tra le altre argomentazioni, anche l’ospite del mese Maurizio Bassani, Direttore Generale di Parmalat.
Crescita aziendale: i punti essenziali da seguire
L’atteggiamento dell’imprenditore è, infatti, il primo dei punti essenziali per far crescere l’azienda, su cui si è soffermato Mario Benecchi.
Tra gli altri punti ricorda:
- il controllo finanziario, di cui deve occuparsi l’imprenditore;
- le risorse umane, il valore più grande di un’azienda;
- il controllo di fatturato, statistiche e utili mensili;
- spinta sul marketing, produzione e vendite;
- organigramma snello e funzionale: l’imprenditore non deve svolgere compiti direttamente operativi;
- ricerca e selezione efficace, continua e dalla job realistica;
- l’etica del titolare: l’impresa è lo specchio dell’imprenditore;
- investimenti in sviluppo, che aumentano la produzione;
- allontanamento di persone demotivanti;
- centralità, sempre e comunque.
Saper ascoltare i propri collaboratori
L’atteggiamento riguarda anche il prendersi cura delle proprie risorse umane, ascoltandole, che può sembrare una cosa scontata, banale, automatica.
Ma cosa significa ascoltare veramente?
Ne ha parlato Emilia Motta, per la quale, nella vita privata come nel lavoro, saper ascoltare le persone significa riuscire a comprendere quello che in quel determinato momento non stanno dicendo.
Significa cogliere le richieste d’aiuto che spesso i creatori di valore in azienda nascondono dietro un “non preoccuparti, posso risolvere”.
Ascoltare i propri collaboratori significa andare aldilà dei propri interessi, nonostante non entrare in certe dinamiche in determinati momenti della vita lavorativa faccia comodo.
Ma in questi momenti la cosa giusta da fare è fermare tutto e aiutarli, perchè è ascoltando gli altri che un leader riesce a farli sentire veramente capiti e compresi.
Ospite del mese in Business School Italia: Maurizio Bassani
A soffermarsi sull’importanza dell’ascolto anche l’ospite Maurizio Bassani, Direttore Generale di Parmalat, che la considera la base di tutto oltre che la cosa più difficile da fare.
É molto importante per un manager ascoltare cosa hanno da dire i collaboratori, così come creare nell’ambiente di lavoro un clima di fiducia con loro.
Altri aspetti che le aziende non devono sottovalutare, per grandi o piccole che siano, riguardano, da una parte la formazione dei giovani, dall’altra il marketing che non è da considerarsi come competenza unica delle multinazionali.
Tutti possono fare marketing, ma soprattutto tutti DEVONO farlo per avere possibilità di crescita.
Gioco dei fatturati
In Business School Italia, quando si parla di crescita, non si può non far riferimento al Gioco dei fatturati tra le aziende clienti che hanno incrementato maggiormente il fatturato rispetto a gennaio dello scorso anno:
– 1 posto: +39,37% Centro Andriolo;
– 2 posto: +39,09% Blugas;
– 3 posto: +37,54% Rossi Srl.
Il premio formazione e crescita ha visto, invece, protagonista Gruppo Beautè.
La consapevolezza del bombo: l’imprenditore e la sua unicità
Quante volte, un imprenditore si è ritrovato bloccato in situazioni da cui non riusciva a trovare una via d’uscita?
A concentrarsi sul giusto atteggiamento da mantenere in azienda, anche Alessandro Vella che ha paragonato questa situazione e l’atteggiamento che ne deriva al bombo, un insetto che assomiglia a un’ape ma che appartiene al genere dei bombini.
“[…] entrato in casa, il bombo non riusciva a trovare la finestra aperta, continuando a sbattere continuamente contro il muro”
Se nel trovare la finestra aperta il bombo va per tentativi, l’imprenditore che si ritrova bloccato in una situazione all’apparenza senza via d’uscita, deve accendere la consapevolezza.
Deve mettere a posto il suo modo di osservare le cose in maniera distorta, senza diventare schiavo delle cose di cui si lamenta.
Accendere la consapevolezza significa avere la forza di cambiare se stessi e il modo in cui si vive.
Ma significa anche ricordarsi della propria unicità, un po’ come il bombo che è tra gli insetti impollinatori più importanti dell’ecosistema per essere l’unico a poter impollinare determinate piante.
Insomma, nel cercare la finestra aperta nelle situazioni difficili, ricordati della tua unicità come essere umano.
Accendi la consapevolezza.
D’altronde un detto Zen dice:
“Le convinzioni limitano, il dubbio stimola, la conoscenza rafforza, la consapevolezza illumina”.
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In Business School Italia l’imprenditore è al centro, non solo per quel che riguarda la sua operatività, ma anche con il suo atteggiamento e le sue emozioni.
Imparare a gestire sé stessi e il proprio modo di agire viene prima della gestione aziendale e di quella dei collaboratori.
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