L’email ha una capacità che molti altri canali non hanno: sa creare un tocco personale di valore – su grande scala. David Newman
Così come le applicazioni di messaggistica istantanea e di chat sui social, anche la posta elettronica è parte integrante della vita quotidiana “on-line”. Secondo Statistica Report, infatti, se nel 2020 il numero degli utenti delle e-mail ammontava a ben 4 miliardi, nel 2025 si stima che crescerà fino a raggiungere i 4,6 miliardi.
Che sia una diretta conseguenza della situazione Covid-19 oppure no, esse hanno acquisito una rilevanza fondamentale, soprattutto nel marketing, per permettere ai brand di mettersi in contatto con i clienti e, di conseguenza, fidelizzare.
Ma quali sono le tipologie di e-mail marketing che possono essere inviate?
- La DEM o direct email marketing, è un’e-mail prettamente commerciale che ha come scopo mostrare offerte e promozioni. In questo caso è fondamentale richiamare l’attenzione con Call to Action ben evidenti o richiami all’azione che rimandino a specifiche landing page;
- La newsletter che ha, invece, come scopo principale quello di raccontare il brand, tramite contenuti di valore.
Accanto ad esse, bisogna ricordare il flusso di automazione, quelle e-mail, cioè, che vengono inviate automaticamente ogni qualvolta si compie una determinata azione (quelle e-mail, ad esempio, che riceviamo dopo aver acquistato un prodotto o dopo aver abbandonato un carrello).
Intraprendere una campagna di e-mail marketing permette, dunque, di comunicare in tempo reale, fidelizzare, trovare nuovi consumatori, promuovere prodotti o servizi, infine stimolare gli acquisti.
Naturalmente, per far questo il primo passo è quello di creare un database di utenti/clienti (o potenziali tali) interessati al proprio brand, incitandoli ad iscriversi alla newsletter.
A questo punto, è importante fare in modo di non perdere questi contatti (o lead) nel tempo, creando contenuti sempre accattivanti e interessanti, di valore, coinvolgenti, interattivi, per quanto possibili personalizzati e da inviare regolarmente (si può decidere se mandare newsletter una volta al mese, o due, ad esempio).
Inoltre, è importante lavorare sull’oggetto, affinché l’e-mail appaia interessante e venga aperta…prima di soffermarsi sul contenuto.
E se si hanno dubbi su quale, tra due oggetti, due colori, pulsanti o link siano più efficaci, gli A/B test possono aiutare a risolverli.
Quel che, inoltre, è importante tenere in mente è la coerenza: lo stile delle e-mail deve rispecchiare quello del logo e del brand, così come il tone of voice deve richiamare quello che il brand utilizza per rivolgersi al suo target di utenti.
Rispettando uno dei trend del marketing 2021, lo human experience di cui parla il report di Deloitte Digital, infatti, bisogna creare contenuti in base a cosa si aspettano gli utenti per essere sempre un passo avanti rispetto ad essi e fornire loro contenuti e informazioni esattamente quando li cercano.
Insomma, è fondamentale per le aziende delineare una strategia di e-mail marketing per comunicare direttamente con i clienti, coinvolgerli e spingerlI alla conversione per raggiungere, in questo modo, gli obiettivi prefissati.
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